Richiedere un mutuo, come fare
La prima cosa da fare quando si vuol richiedere un mutuo è quella di richiedere alla propria banca l’informativa generalizzata sul mutuo che deve contenere:
- Indicazione dei tipi di mutuo disponibili con un breve cenno alle differenze tra i prodotti a tasso variabile e quelli a tasso fisso, comprese le relative implicazioni per il consumatore. Per fare la scelta più adatta alle proprie esigenze, è bene ricordare che le varie tipologie di mutuo si differenziano a seconda delle seguenti caratteristiche:
– Finalità: acquisto prima casa, acquisto casa diversa dalla prima, ristrutturazione, etc…
– Capitale richiesto: importo massimo finanziabile (in percentuale sul valore dei beni immobili ipotecati o del costo delle opere da eseguire sugli stessi, compreso il costo dell’area o dell’immobile da ristrutturare).
– Durata del pagamento: è possibile scegliere un periodo di restituzione della somma richiesto compreso tra i 5 ed i 40 anni.
– Condizioni di ammortamento: tasso fisso, tasso variabile, tasso fisso o tasso modulare. - Scopi per i quali la somma data in prestito può essere utilizzata.
- Forme di garanzia richieste.
- Indicazione del costo per il consumatore di un contratto tipo di mutuo.
- Quantificazione delle spese amministrative e legali attinenti al mutuo ed indicazione delle ulteriori voci di spesa quantificabili solo all’atto di stipula del contratto (spese notarili ed assicurative).
- Le diverse opzioni di cui può avvalersi il mutuario per restituire la somma alla banca (compresi frequenza, importo e numero delle rate).
- L’eventuale possibilità di rimborso anticipato (e, in tal caso, a quali condizioni).
- L’eventuale necessità di una perizia sul valore dell’immobile e, in tal caso, chi deve incaricarsi della sua esecuzione.
- La conferma che l’istituto aderisce al Codice di Condotta Europeo Mutui Casa e l’indicazione della disponibilità presso l’istituto di esemplari dello stesso.
Sulla base delle informazioni acquisite e con il supporto e la consulenza della banca, il consumatore presenta la sua richiesta di mutuo, ponendo molta attenzione alla compatibilità dell’ammontare della rata con le proprie capacità di reddito.
La banca di fiduci deve rilasciare l’ESIS (Prospetto Informativo Europeo Standardizzato), che comprende il preventivo e fornisce informazioni precise e trasparenti.
Le condizioni sono riassunte in un unico parametro, il TAEG – tasso annuo effettivo globale – (o ISC – indicatore sintetico di costo) che esprime in percentuale il costo complessivo del finanziamento, in quanto ricomprende il tasso di interesse e tutte le spese accessorie (per esempio un mutuo di 100.000 € della durata di 20 anni con rimborso a rate semestrali, al tasso fisso del 5,07%, con spese pari a 200,00 € comporta un TAEG (ISC) pari a 5,16%).
L’indicazione del TAEG relativa ad un mutuo consente di confrontare le condizioni offerte dalle banche aderenti relativamente ad una stessa tipologia di prodotto.
Le informazioni contenute nell’ESIS non obbligano la banca ad accordare il prestito e non costituiscono un’offerta vincolante. Le cifre riportate saranno in linea con le condizioni offerte dal mercato al momento della formulazione, ma potranno subire delle variazioni in funzione della situazione di mercato al momento della stipula del contratto.
Per avviare l’iter istruttorio, la banca richiede al consumatore la documentazione reddituale (modello unico) ed anagrafica (documento di riconoscimento, cosice fiscale, stato di famiglia e certificato di residenza), oltre a quella tecnico-legale, che comprende:
- Atto di provenienza dell’immobile (titolo di proprietà).
- Preliminare di compravendita, se stipulato, in caso di acquisto.
- Preventivi di spesa se si tratta di una ristrutturazione.
- Visura catastale.
- Planimetria catastale.
- Documentazione relativa alla procedura di condono (se ricorre).
- Perizia tecnica di stima dell’immobile offerto in garanzia, se necessaria, e – comunque – sempre richiesta per mutui elevati (in genere sopra i 200.000 €).