La crisi dei mutui costa 1000 mld
Il Fondo monetario a Wall Street: l’emergenza non è superata.
La crisi originata dai mutui subprime Usa potrebbe arrivare a costare globalmente fino a quasi 1000 miliardi di dollari: servono interventi rapidi e incisivi per attaccare le cause alla base delle attuali turbolenze. L’allarme è del Fondo Monetario Internazionale che, rivolto a Wall Street, avverte: «C’è stato un nuovo deterioramento del credito, che si sta muovendo su altre categorie di prodotto. La crisi non è ancora superata».
Il Global Financial Stability Report del Fondo traccia così un quadro fosco dell’attuale crisi, paragonata a quella giapponese degli anni ’90, e lascia la porta aperta a ulteriori possibili svalutazioni e default. Le banche pagheranno il prezzo più caro delle turbolenze con svalutazioni comprese fra i 440 e i 510 miliardi di dollari. «Dalla metà dello scorso mese gli istituti americani hanno iniziato a rendere note le loro perdite, le banche europee stanno cominciando solo ora». Complessivamente, però, le perdite globali, in base ai dati disponibili fino a marzo, rischiano di raggiungere i 945 miliardi di dollari, una cifra quindi più che doppia rispetto ai 400 miliardi stimati lo scorso febbraio dal presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Junker.
Fonte: Quotidiano Il Firenze del 9 Aprile 2008