Quotazioni immobiliari nelle località di mare
Secondo l’ufficio di Tecnocasa, i valori sono diminuiti complessivamente solo dell0,8 per cento. La riduzione maggiore si segnala in Campania (-4,5%) e Liguria (-2,5%). Il record dei prezzi spetta invece a Capri, dove si toccano i 14.200 euro al metro quadro.
Nel secondo semestre del 2007 le quotazioni immobiliari nelle località di mare sono diminuite dello 0,8%, con una distribuzione abbastanza omogenea sul territorio. E’ quanto è emerso da una ricerca effettuata dall’ufficio di studi di Tecnocasa sull’andamento del mercato immobiliare, sia delle prima sia della seconda casa, nelle principali zone turistiche marittime della penisola.
Secondo il report le regioni del Nord Italia hanno segnato una riduzione dei prezzi del 2%, quelle del Centro dello 0,5%. Le località del sud sono invece stabili, ma evidenziano situazioni abbastanza diverse tra una regione e l’altra. Tra le realtà più dinamiche ci sono la Calabria, in particolare la costa tirrenica Cosentina (+5,2%), la Sardegna (+2,2%) e la Sicilia (+2%). La maggiore riduzione dei prezzi si segnala invece in Campania (-4,5%) seguita dalla Liguria (-2,5%).
Abbastanza stabili i prezzi anche nelle altre località turistiche. Chi cerca la seconda casa predilige soprattutto i bilocali con annesso uno spazio esterno (balcone abitabile, terrazzo o giardino), la vicinanza al mare e ai servizi. Tra le prime 10 località più costose ci sono quele Liguri, ma il primato assoluto spetta a Capri, in cui si raggiunge la cifra record di 14.200 euro al metro quadro.
Fonte: Attico n°29 del 18/07/2008