Credito d’imposta per l’acquisto della prima casa

È immancabile, nella manovra finanziaria, che il legislatore si occupi della fiscalità degli immobili e anche l’art. 7 del collegato alla Finanziaria per il 1999, approvato con L. 23 dicembre 1998 n. 448, introduce un’importante novità in materia di agevolazioni per l’acquisto della prima casa. Viene infatti confermata la politica premiale a favore degli acquirenti degli immobili nell’evidente intento di un concreto rilancio dell’edilizia dopo il consistente crollo dell’ultimo periodo. Va premesso che l’incentivo introdotto dal provvedimento di fine anno non si pone come alternativo alle agevolazioni previste per l’acquisto della prima casa.
Il rilievo più importante riguarda senz’altro la concessione di un credito d’imposta per chi acquisti una nuova casa dopo aver venduto un’altra casa acquistata in passato. Più precisamente, questo credito d’imposta spetta ai contribuenti che acquistino un’altra “prima casa” entro un anno, dall’alienazione di un altro immobile per il quale si fosse già gruito dell’aliquota agevolata (4%) prevista ai fini dell’imposta di registro o dell’imposta sul valore aggiunto. La nuova agevolazione spetta, pertanto, a tutti coloro che procedono all’acquisto della “prima casa”, abitazione non di lusso ai sensi del decreto del Ministro dei Lavori Pubblici, 2.08.1969, alle seguenti condizioni.

  1. L’acquisto deve essere effettuato entro un anno dall’alienazione della precedente abitazione.
  2. Si tratti di trasferimento a titolo oneroso del diritto di proprietà oppure di atti traslativi o costitutivi della nuda
    proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione.
  3. La precedente abitazione deve essere stata acquistata con le cosidette agevolazioni (Iva o imposta di registro
    ridotte al 4%, imposta ipotecaria e catastale in misura fissa), e requisiti (l’immobile deve essere ubicato nel luogo
    di residenza) legati alla definizione di “prima casa”.

La norma in oggetto, non contenendo alcuna previsione di retroattività, è riservata a chi ricompra esclusivamente dopo il 1° gennaio 1999, anche se ha venduto nel corso del 1998. Per quanto concerne la portata del credito d’imposta, il comma 1 dell’art. 7 del collegato alla Finanziaria lo ammette fino a “concorrenza dell’imposta di registro o dell’imposta sul valore aggiunto corrisposta in relazione al precedente acquisto agevolato”; lo specifico riferimento ai richiamati tributi esclude il concorso delle altre imposte assolte dall’acquirente quali le ipotecarie e catastali.
La portata del beneficio è strettamente correlata all’imposta precedente assolta, il che è del tutto logico e razionale per evitare possibili forme elusive. Conseguentemente, ove l’imposta di registro (o l’Iva) pagata sull’ultimo acquisto sia inferiore a quella versata sul precedente, la differenza sarà perduta; viceversa, qualora detta imposta sia superiore, opera comunque un limite quantitativo costituito dall’entità del prelievo fiscale a titolo di imposta di registro o Iva subito sul primo acquisto.
Ma dove si “spende” questo credito d’imposta? Il credito d’imposta, che in ogni caso non da’ luogo a rimborsi, può
essere:

  1. Portato in diminuzione dell’imposta di registro dovuta sull’atto di acquisto agevolato che lo determina.
  2. Portato in diminuzione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni, dovute sugli
    atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito.
  3. Portato in diminuzione dall’imposta sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da
    presentare successivamente alla data del nuovo acquisto.
  4. Utilizzato in compensazione ai sensi del decreto legislativo 9 luglio 1997 n. 241.

39 pensieri riguardo “Credito d’imposta per l’acquisto della prima casa

  • 14 Maggio 2009 in 23:10
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    Salve, le pongo un quesito: ho acquistato nel 1983 un appartamento con l’agevolazione di prima casa.
    L’anno scorso l’ho venduta e dopo 6 mesi ho acquistato un nuovo appartamento (da impresa costruttrice) sempre destinato a prima casa, sul quale ho pagato l’IVA al 4%.
    Il primo appartamento era intestato interamente a me, il secondo è intestato al 50% a me e l’altro 50% a mio marito.
    Preciso che io non ho reddito e sono a carico di mio marito, che è lavoratore dipendente. Sul rogito il notaio ha scritto che posso beneficiare del credito d’imposta derivante dalla vendita e ricquisto prima casa, poichè non l’ho potuto detrarre sull’imposta di registro, avendolo come sopra detto acquistato da impresa costrittrice.
    Sono andata ad un CAAF per fare la dichiarazione con mio marito del 730, e l’incaricata mi ha detto che non posso usufruire di tale credito, pochè sono a carico di mio marito e non ho reddito.
    Dato che mi sono sorti dubbi, sono andata all’agenzia delle entrate ad esporre il mio caso e mi hanno detto che il fatto che io non abbia reddito non significa nulla e che questo credito mi spetta. Come posso fare per ottenerlo?
    Ringraziandola per una sua cortese risposta la saluto cordialmente. Caterina

    Rispondi
  • 16 Maggio 2009 in 10:39
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    Buongiorno Caterina, al CAAF le hanno dato un informazione sbagliata, si rivolga a qualcun’altro.
    saluti

    Rispondi
  • 29 Maggio 2009 in 14:47
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    Buongiorno, ho da porre il seguente quesito. Dopo aver acquistato casa nel 2004 con agevolazione prima casa, l’ho dovuta rivendere alla fine del 2007. non avendo potuto ricomprarne un’altra entro un anno dalla vendita ho fatto istanza di ravvedimento operoso per chiedere di liquidare le imposte. Sono passati dei mesi e ora, che mi trovo nella necessità di comprare una prima casa, che faccio? Non posso usufruire delle agevolazioni? Ancora non ho ricevuto alcuna comunicazione dalla agenzia delle entrate nonostante i solleciti…

    Rispondi
  • 4 Giugno 2009 in 21:01
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    Vorrei porle il seguente quesito.
    Ho comperato una casa al 50% con mio marito e adesso la vogliamo vendere per comperarne un’altra lui all’80% io al 20%.
    Il credito d’imposta che si genererà con la vendita della casa, in sede di dichiarazione andrà al 50% ciascuno oppure dovremo dividercelo al 20-80%.
    Ringraziandola anticipatamente porgo cordiali saluti
    Sara

    Rispondi
  • 10 Giugno 2009 in 11:46
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    Per opportunità logistiche familiari, ho necessità di cambiare casa. Ho acquistato nel 2006 un appartamento con agevolazioni prima casa che ora, dato il mercato, non riesco a vendere subito. Come posso fare per acquistare la nuova casa (che ha una rendita catastale molto alta) con agevolazioni prima casa? Mi hanno parlato del ravvedimento operoso: dovrei pagare le imposte intere sul primo acquisto. Si può fare veramente e come?
    Grazie.

    Rispondi
  • 11 Giugno 2009 in 16:21
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    si, si può fare, si informi presso l’ufficio delle entrate della sua provincia o opti per intestare la nuova abitazione ad una persona che può usufruire dei benefici “prima casa”.
    saluti

    Rispondi
  • 11 Giugno 2009 in 16:22
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    Gentile Sara, ognuno usuifrirà pro-quota del credito d’imposta.
    saluti

    Rispondi
  • 31 Luglio 2009 in 16:18
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    Buongiorno,
    sto pensando di acquistare la mia prima casa ed ho un paio di domande a riguardo. Il 4% di IVA, è possibile pagarlo a rate? Entro quanto tempo bisogna pagarlo?
    Grazie in anticipo per le risposte!

    Rispondi
  • 23 Ottobre 2009 in 11:49
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    Salve,
    ho comprato una casa in Sardegna l’8 luglio 2008 con agevolazioni prima casa, con l’intenzione di abitarla entro 18 mesi (avrei dovuto andare in pensione e quindi trasferire la mia residenza in Sardegna).
    Putroppo ciò ad oggi non è possibile: come mi devo comportare per regolarizzare la mia posizione?
    Grazie

    Rispondi
    • 23 Ottobre 2009 in 15:35
      Permalink

      Buongiorno Silvana, dovrà restituire l’imposta agevolata all’agenzia delle entrate quando le verrà richiesta. saluti

      Rispondi
  • 2 Novembre 2009 in 11:29
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    Buon Giorno,
    A fine luglio ho vendito la mia prima abitazione e il 7 novembre acquisterò da un costruttore sempre utilizzando l’agevolazione sulla prima casa. Ora informandomi mi sembra di aver compreso che, non potrò usufruire del recupero del credito d’imposta all’atto del rogito,poiche’ acquisto dal costruttore ma ne potrò usufruire nel 730. Ora il credito ammonterebbe a 6000 euro, è possibile che mi vengano versati tutti appunto nel 730 del prossimo luglio?

    Rispondi
  • 6 Novembre 2009 in 13:03
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    Salve ho una domanda; posseggo una casa a RE da 7 anni acquista come prima casa, mi sono trasferito a Roma e vorrei acquestare la casa in cui vivo(residente), posso acqustarla come prima casa, anche se ho messo in vendita quella di RE? Cioè posso avere un lasso di tempo in cui ho due prime case tale da non pagare le imposte come seconda casa?
    Grazie

    Rispondi
    • 6 Novembre 2009 in 13:10
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      no Carmelo, deve aver venduto l’altra casa di proprietà .saluti

      Rispondi
  • 7 Novembre 2009 in 20:15
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    Per quanto riguarda il credito d’imposta di registro domando se il venditore vende prima di 5 anni e avendo acquistato come prima casa ha goduto delle agevolazioni prima casa, quando dovrà restituire l’imposta di registro? il notaio la può, o deve trattenere lui? e il compratore successivo è debitore in solido con il precedente proprietario dell’immobile?

    Rispondi
    • 9 Novembre 2009 in 16:54
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      No Angelica, il notaio non deve trattenere niente in quanto il venditore ha diritto a riacquistare entro un anno per non perdere le agevolazioni. Chieda tutte le delucidazioni del caso al numero verde dell’agenzia delle entrate 848 800 444 e informi il suo notaio che le sta facendo una richiesta impropria. saluti

      Rispondi
  • 14 Dicembre 2009 in 12:24
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    Buongiorno,
    ho venduto la mia prima casa lo scorso aprile e, da quanto ho capito, per non perdere le agevolazioni devo riaquistare entro un anno dall’ atto di vendita. Ora avrei l’ occasione di diventare compraprietaria di una casa acqiustata da un’ altra persona sempre lo scorso aprile come prima abitazione. E’ possibile? in caso questa persona che cede parte dell’ abitazione perde l’ agevolazione?
    Grazie

    Rispondi
    • 14 Dicembre 2009 in 12:36
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      buongiorno Elisa, si consulti con un notaio al fine di trovare la soluzione ottimale per entrambi. saluti

      Rispondi
  • 18 Gennaio 2010 in 00:11
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    Salve,
    a seguito del decesso di mio padre, io, le mie due sorelle e mia madrea abbiamo ereditato una casa. Essendo l’unica delle tre figlie a non essere in possesso di un’altra casa oltre a non essere sposata, ho beneficiato della prima casa nel 2008. Ora dovrei acquistare un abitazione insieme al mio compagno. Vorrei sapere se posso usufruire delle agevolazioni prima casa, come l’iva al 4% e mutui agevolati.
    Grazie per il suo aiuto.

    Rispondi
  • 25 Febbraio 2010 in 20:25
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    Il 18 marzo p.v. ho il rogito per la vendita della mia prima casa; l’acquirente vuole trattenere dalla somma che mi deve il credito d’imposta che, mi restituira’ al momento dell’acquisto della mia nuova casa, acquisto che avverrà il 5 aprile p.v. L’acquirente e’ al corrente della data del rogito per l’acquisto della mia nuova casa. Quello che io vorrei sapere lo può fare?
    Ringrazio anticipatamente Marisa.

    Rispondi
    • 27 Febbraio 2010 in 11:30
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      Buongiorno Marisa, non ci sembra una procedura corretta, si informi presso il Notaio che rogiterà. saluti

      Rispondi
  • 4 Marzo 2010 in 22:47
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    Poichè ho un credito d’imposta pari a 4000 euro, ora che sto comprando una nuova casa alla cifra di 9000 euro che mi ha richiesto il notaio si può scorporare il credito o pagare i 9000 e poi avere più in la’ il credito?
    Come funziona? Posso da 9000 togliere i 4000?
    Grazie in anticipo

    Rispondi
  • 6 Maggio 2010 in 19:35
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    Abbiamo venduto e riaquistato casa nel 2010 entrambi con iva al 4%.E’ stato menzionato nei rogiti il recupero dell’iva.Siamo in separazione dei beni e le case sono state aquistata da mia moglie che è casalinga e a mio carico.Al caf mi hanno detto che non posso recuperarla perchè mia moglie non ha reddito.Vorrei sapere cortesemente se è corretto.Grazie

    Rispondi
  • 11 Giugno 2010 in 16:27
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    Salve,
    a dicembre del 2009 ho venduto la casa che avevo precedentemente acquistato nel 2007 come prima casa da un privato versando così un’imposta di registro agevolata al 3%. Il giorno dopo ho comprato una nuova casa da un costruttore pagando l’IVA al 4%. Ho diritto al credito d’imposta (l’iva pagata è molto di più dell’importo dell’imposta di registro)? Sull’atto di vendita il notaio me lo ha fatto riportare, ma il CAF dove sono andata quest’anno a fare il 730 mi ha detto che siccome sono due imposte diverse non mi aspetta nulla. E’ vero?

    Rispondi
  • 11 Giugno 2010 in 16:29
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    Scusi, sempre Michela. E’ sull’atto di acquisto che ho fatto riportare il credito d’imposta e non su quello di vendita. Scusi per la distrazione e grazie mille.

    Rispondi
  • 24 Luglio 2010 in 11:05
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    Buongiorno, mi chiamo sergio e vorrei rivolgerle alcune domande, in merito ad una casa rivenduta prima dei 5 anni e per la quale avevo usufruito delle agevolazioni fiscali per la principale abitazione.
    Il 9 luglio 2007, ho acquistato un immobile nel comune di sabaudia (LT), città dove sono nato e dove tutt’oggi vivo; il 10 settembre 2010, rivendendo la casa, in sede di rogito il notaio di fiducia dei compratori mi disse: ‘poichè lei sta rivendendo la principale abitazione prima della scadenza dei cinque anni, io notaio, devo tutelare i miei clienti, in merito alla differenza dell’imposta di registro che lei dovrà pagare in caso non dovesse riacquistare entro un anno dalla vendita della sua casa, per cui, se lei non dovesse riacquistare, o comunque non pagare la differenza dell’imposta, io sono tenuto a trattenere una somma più vicina a quella da pagare all’agenzia delle entrate, perchè la stessa agenzia potrà richiedere la differenza ai miei clienti in caso lei si renderebbe irreperibile quindi non pagare la differenza di imposta’.

    Dopo tali affermazioni, lo stesso notaio, si trattenne una differenza dell’imposta di registro (4.300,00 euro); io non conoscendo la norma, consegnai al notaio il denaro in sede di atto, stipulato all’interno della mia banca.
    La somma dei 4.300,00 euro che diedi al notaio, prelevandola dal mio conto corrente, egli la depositava presso la mia banca aprendo un libretto a risparmio intestato allo stesso notaio; il direttore dell’istituto bancario, sul libretto aperto dal notaio, appose la dicitura (garanzia imposta di registro con il mio nome e cognome).
    in data 28.06.2010, prevedendo che non avrei fatto in tempo prima della scadenza di un anno a riacquistare una principale abitazione, feci richiesta alla agenzia delle entrate di latina, di pagare la differenza dell’imposta dovuta, cosicchè in data 01.07.2010, l’agenzia delle entrate mi notificava l’avviso di liquidazione dell’imposta, con le cifre da versare (4.597,27 euro), allegando allo stesso avviso i modelli f23 da utilizzare per il versamento.

    In data 08.07.2010, telefonai allo studio del citato notaio, per informarlo della notifica dell’avviso di liquidazione della agenzia delle entrate, quindi che avevo bisogno della restituzione delle 4.300,00 euro per fare il pagamento della differenza; la sgretaria del notaio mi disse che io, avrei dovuto prima pagare l’impsta dovuta, dopodichè, mi sarebbe stato restituito il mio denaro dopo aver fatto visionato al notaio i modelli f23 pagati, preciso che tali affermazioni sono state successivamente confermate anche dal notaio stesso.
    A seguito delle affermazioni della sgretaria del notaio, risposi che io non avevo il denaro per fare il versamento, cosicchè la stessa segretaria mi disse che avrei dovuto portare presso lo studio del notaio, la documentazione della agenzia delle entrate a me notificata, portano la differenza del denaro quale saldo, per raggiungere la somma da versare (4.597,27 euro)
    In data 20.07.2010, mi recai nello studio del notaio che aveva la somma dei 4.300,00 euro, portandogli una differenza di 297,27 euro, con assegno intestato allo stesso notaio.

    Il professionista, mi disse che la differenza dei 297,27 euro, l’avrei dovuta consegnare in denaro contante e non con assegno a lui intestato; in conclusione, il notatio, si prese in consegna solamente il mio avviso di l’iquidazione, dandomi appuntamento presso la mia banca per fare il versamento dovuto.
    In data 23.07.2010, giorno dell’appuntamento stabilito dal notaio presso la mia banca, il professionista incaricava una segretaria per prelevare la somma dei 4.300,00 euro dal libretto a risparmio a lui intestato, quindi per constatare che io avrei fatto il versamento dovuto.
    Poichè la cifra da versare era di 4597,27 euro, ero convinto di mettere solamente la differenza di 297,27 euro per versare. Anzichè aggiungere le 297,27 euro, ho dovuto anche accollarmi le spese di estinzione del libretto (63,68 euro), preciso che il libretto era stato aperto su iniziativa del notaio, che mi ha comportato anche la spesa di marca da bollo da 14,62 euro.

    Scusandomi per essermi troppo dilungato nella premessa del mio quesito, vorrei poregerle le domande:

    1) poteva il notaio in sede di rogito, trattenere la differenza dell’imposta di registro, visto che la norma prevede il tempo di un anno per ricquistare la principale abitazione o comuncque pagare in caso di non riacquisto?

    2) come diceva lo stesso notaio, è vero che l’agenzia delle entrate, si rifaceva sui compratori in caso io non avessi pagato la differenza rendendomi irreperibile?

    3) nel caso io non avessi riacquistato (come è successo) e non pagato la differenza di imposta dell’imposta rendendomi rreperibile, è vero che i compratori della mia casa, erano nel diritto di avere la somma dei 4.300,00 euro consegnata al loro notaio?

    4) è forse giusto che il notaio mi ha fatto sostenere anche un spesa di 63,68 euro, per spese di chiusura del libretto a lui intestato ed aperto su sua iniziativa?

    5) è mia competenza sostenere la spesa di marca da bollo di 14,62 euro, per spese di apertura del suddetto libretto?

    Concludendo e scusandomi ancora una volta, secondo la vostra professionalità, nei confronti del menzionato notaio, posso fare rivalsa delle spese da me sostenute per la chiusura del citato libretto di risparmio e della marca da bollo?
    Sono consapevole di fare domande su cifre così ridicole, ma almeno capire se è giusto tutto ciò.

    Vi ringrazio del vostro intervento.

    Sergio M.

    Rispondi
  • 5 Settembre 2010 in 03:16
    Permalink

    ho venduto la mia prima casa anticipatamente ai 5 anni ed entro un anno non riaquisterò nulla, a chi e come devo fare per restituire il credito d’imposta ?
    Gentilmente mi servirebbe un aiuto grazie.

    Rispondi
  • 21 Settembre 2010 in 18:17
    Permalink

    Buonasera,
    porgo un quesito:
    sto per acquistare una casa nello stesso comune dove già risiedo e dove ho ereditato il 50% della casa dei miei genitori.
    Posso usufruire dell’IVA agevolata al 4%?
    grazie

    Rispondi
    • 27 Settembre 2010 in 17:20
      Permalink

      si Denny, se per lei è abitazione principale e non ha mai usufruito delle agevolazioni “prima casa”, potrà richiedere l’iva agevolata. saluti

      Rispondi
  • 4 Ottobre 2010 in 15:44
    Permalink

    Buongiorno,
    insieme al mio compagno da 9 anni abbiamo prima casa intestata al 50%.
    Vorremmo cambiare casa, acquistando in contanti da costruttore in altro comune.
    Posso vendere al mio compagno il mio 50% per poter usufruire sulla nuova casa dell’IVA al 4%?
    L’attuale casa vorremmo venderla con calma non avendo la necessita’ di farlo subito.
    Ringrazio e porgo cordiali saluti.

    Rispondi
  • 23 Gennaio 2011 in 17:19
    Permalink

    Salve, ho un quesito da sottoporre.Nel 2008 ho acquistato un immobile godendo delle agevolazioni prima casa,insieme al mi ragazzo di quel periodo con proprietò al 5o%. é stato rivenduto dopo un anno, so che dovrei ricomprare entro un anno un altro immobile per non peredere le agevolazioni.Non riuscirò entro tale data a ricomprare, vorrei sapere se restitisco la parte di iva di cui ho beneficiato, posso poi ricomprare sempre godendo delle agevolazioni prima casA? GRAZIE

    Rispondi
  • 22 Febbraio 2011 in 22:23
    Permalink

    buongiorno,
    avrei cortesemente bisogno di alcuni chiarimenti..nel 2007 ho acquistato un appartamento per 150.000,00 con un valore catastale di euro 37.878,23 godendo delle agevolazioni prima casa e anche di un credito di imposta di euro 1244,76 derivante da un acquisto precedente..se non ho capito male dovrei restituire questi 1244,76 e su la base imponibile di 37878,23 pagare il 7% il 2% e 1% piu’ la sanzione del 30% e gli interessi, è giusto? posso inoltre pagare prima che mi arrivi l’accertamento? grazie mille.
    flavia

    Rispondi
  • 22 Febbraio 2011 in 22:25
    Permalink

    mi scusi non avevo specificato che lo stesso appartamento l’ho venduto nel 2010 per euro 130.000,00 quindi prima dei cinque anni e non ho acquistato.
    grazie ancora
    flavia

    Rispondi
    • 25 Febbraio 2011 in 10:49
      Permalink

      Buongiorno Flavia, basta che si informi presso l’ufficio dell’agenzia delle Entrate della sua provincia, saluti

      Rispondi
  • 7 Aprile 2011 in 22:59
    Permalink

    Nel marzo 2010, ho acquistato un appartamentino come prima casa da una persona che, otto mesi prima, aveva a sua volta acquistato il cespite come prima casa, versando le imposte con le agevolazioni di legge.
    Senonchè, nell’anno successivo all’acquisto da parte mia di detto appartamentino, il venditore non ha provveduto a reinvestire il ricavato nell’acquisto di una ulteriore prima casa.
    Per effetto di quanto sopra, ove il venditore non dovesse versare all’erario la differenza delle imposte rispetto a quelle ordinarie, non è escluso che debbve provvedervi io in qualità di soggetto solidalmente responsabile.
    In quest’ultima ipotesi, posso esercitare la rivalsa nei confronti del venditore che mi risulta possedere altri beni immobili?

    Rispondi
    • 8 Aprile 2011 in 10:47
      Permalink

      Buongiorno Camillo, la situazione può essere sviscerata solamente da un notaio e precisamente dal notaio che ha stipulato il vostro atto. saluti

      Rispondi
  • 17 Maggio 2011 in 13:14
    Permalink

    Buon giorno,io sto cercando la mia prima casa.. volevo sapere se il notaio e l’iva la posso pagare a rate..?

    Rispondi
  • 11 Dicembre 2011 in 12:59
    Permalink

    buongiorno,
    ho una domanda,i miei suoceri austriaci,hanno acquistato un appartamento 2 anni fa,come prima casa ad un prezzo di 110 mila euro.
    Ora vogliono aiutare la figlia che è mia moglie a prendere una casa,e quindi vogliono venderla.
    trovato l acquirente e stabilito il prezzo di 180 mila euro,pronti alla caparra dal notaio,lo stesso ci informa che nel seguente anno dovremmo pagare una grossa somma pari al 43% della differenza tra 180 e 110…quindi 70 mila euro…per una somma di 33 circa…
    cose da matti… ma se noi abbiamo intenzione di acquistarne un altra… (ho letto spero di non sbagliarmi) ….subito…o nel giro di pochi mesi godo di alcune agevolazioni???
    grazie

    Rispondi
  • 28 Maggio 2012 in 00:20
    Permalink

    Ho acquistato una casa nel 2002, con mutuo superiore al costo della casa. Quindi per la detrazione degli interessi passivi sul 730 ho dovuto fare la riparametrazione.
    Nel 2011 ho venduto la casa e ne ho acquistata un’altra; ho estinto il vecchio mutuo facendone un altro, inferiore al costo della nuova casa. Cosa posso portare in detrazione sulla dichiarazione, dato che nel 2011 ho 2 certificazioni di interessi passivi: quella del vecchio mutuo e quella del nuovo mutuo ???
    Inoltre, il notaio sull’atto di acquisto della nuova casa mi ha indicato un credito di imposta. Posso detrarlo tutto??
    Devo controllare le imposte di registro che ho pagato per l’acquisto della prima e del riacquisto , per vedere e detrarre il minimo dei due importi?? Ma quello che certifica il notaio non è abbastanza????

    Grazie

    Rispondi

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