Compravendite, ecco lo sconto!
Secondo i dati resi noti dell’Agenzia del Territorio nel Rapporto Immobiliare 2008 a livello nazionale, nel 2007 è stato registrato un totale di 1.699.664 transazioni (NTN) con un decremento complessivo pari al -7,1% sul 2006. Per quanto riguarda il settore residenziale, i cali più sostanziosi si sono registrati al Sud (-5,2%) e al Nord (-4,7%), mentre sono stati più contenuti al Centro (-3,5%).
Nel 2007 il valore medio del prezzo di un immobile residenziale è salito da 1.448 euro/mq del 2006 a 1.536 euro/mq, con un incremento in termini percentuali del 6,1%; l’incremento, tuttavia, è inferiore a quello registrato nel 2006 che si attestava sull’8%. Per il mattone è tempo di discount: chi ha in programma l’acquisto di una casa nei prossimi mesi potrà contare su un elemento nuovo, lo sconto. Ma non si assisterà a un crollo dei prezzi: seppure le transazioni potranno calare anche del 20%, i prezzi – secondo Nomisma – non scenderanno se non a livello d’inflazione, del 5%.
Dopo i primi segnali di rallentamento apparsi già lo scorso anno, il 2008 conferma quindi la frenata del mattone, al termine di un trend al rialzo durato oltre sette anni. Chi invece non può attendere – a fronte di compravendite che si allungano fino a 7-8 mesi nelle grandi città – soprattutto se è proprietario di un immobile di fascia media, è costretto a tagliare il prezzo di circa il 10%. Un mercato rallentato ma non crollato anche secondo Scenari Immobiliari, tuttavia, i ribassi sono maggiori; infatti, dopo che un appartamento è rimasto sul mercato per mesi, chi vuol vendere deve ridimensionare la propria richiesta, anche del 10-15%.
La domanda reale è scesa del 20% rispetto al quarto trimestre del 2007 e gli sconti servono a intercettare meglio la domanda. Da uno studio della Banca d’Italia emerge che l’indice dei prezzi delle case in Italia sarebbe aumentato del 65,3% tra il 2000 e il 2007. Dal minimo del 1999 i prezzi delle abitazioni sono aumentati del 7% l’anno in termini reali nei Capoluoghi di Provincia, la metà negli altri Comuni e in Italia, nel complesso, l’incremento è stato del 5% annuo. Gli aumenti sono stati maggiori nelle cinque città principali e, considerando le macro-regioni, nel Sud e nelle Isole.