Accendere stufe e camini a legna
Ecco alcuni consigli per accendere stufe e camini a legna. Prima di tutto bisogna aprire al massimo la valvola dell’aria; per aumentare l’afflusso dell’aria si può socchiudere anche il cassetto per la cenere, ma solo al momento dell’accensione. Se la stufa ha una doppia camera di combustione, accertarsi che il deviatore dei fumi sia aperto a tiraggio diretto verso la canna fumaria.
Accartocciare 4 o 5 fogli di giornale e porli nel focolare, con sopra un mucchietto di rametti: più piccoli e più secchi saranno meglio prenderà il fuoco; l’ideale è il legno per cassette da frutta, ma brucia bene anche quello usato per i pallet. I pezzi di legno devono essere incrociati fra di loro, in modo che l’aria circoli liberamente; se sono troppo ammassati non bruciano correttamente. A mano a mano che il fuoco prende vigore aggiungere altra legna, sempre incrociandola, con pezzi via via più grandi, senza però su pera re i 2/3 della camera di combustione.
Accertarsi che il tiraggio sia ottimale. Se la stufa o il camino sono freddi possono invertire il tiraggio aspirando aria dall’esterno e causando l’emissione di fumo nell’ambiente; anche in caso di bassa pressione atmosferica l’accensione può rivelarsi problematica. Quando il tiraggio è corretto, si può accendere la carta alla base della pila di legna se invece è invertito, accartocciare altra carta di giornale e metterla nella stufa nel punto più in alto raggiungibile verso l’apertura della canna fumaria. La carta produce infatti una fiamma molto calda che dovrebbe riscaldare la canna fumaria e correggere il tiraggio; non appena si è certi che il tiraggio è buono accendere anche la carta alla base della pila di legna.
Anche se il fuoco è ormai avviato, bisogna ricordare che la stufa e la canna fumaria devono riscaldarsi bene per mantenere il corretto tiraggio e raggiungere la temperatura ideale per una combustione ottimale. Chiudere il cassetto della cenere solo quando nel focolare si è formata la brace, e solo alla fine la porta di carico della stufa. Prima di cominciare a ridurre l’afflusso dell’aria attendere ancora 15-20 minuti
Stufe a carbone
Accendere un fuoco di carbone è più complicato, e la difficoltà può variare da stufa a stufa. Se non si segue pazientemente la giusta sequenza il fuoco si spegne rapidamente, e in questo caso è quasi impossibile riattizzarlo.
Prima di tutto bisogna accendere un fuoco di legna come descritto in precedenza ma con pochi pezzi: poi, con il tiraggio completamente aperto, attendere fin quando non si è formato un letto di brace rossa sul fondo del focolare. Aggiungere il carbone poco alla volta aspettando che ogni pezzo si accenda prima di aggiungerne altri, sempre con l’aria di combustione al massimo, fino alla formazione di un letto di carbone ardente spesso almeno 4 o 5 cm, indispensabile per il corretto funzionamento. Solo a questo punto caricare la stufa di carbone al massimo livello in quanto la combustione del carbone si regola meglio di quella del legno, evitando il pericolo di surriscaldamento.
Quando la combustione è ben avviata e il carbone brucia con fiamma bluastra, si può cominciare a ridurre il tiraggio: infatti in una stufa a carbone non deve rimanere aperto al massimo per troppo tempo, perché il calore eccessivo può seriamente danneggiarla. Il cassetto della cenere non deve rimanere aperto al di là del tempo strettamente necessario alla rimozione della cenere stessa.
ATTENZIONE! Bisogna ricordare che in tutti i tipi di stufa o camino utilizzare liquidi infiammabili per accelerare l’accensione di un fuoco di legna o carbone è estremamente pericoloso: un ritorno di fiamma può causare danni irreparabili alle persone e alle cose.
Fonte: esXti – esperti – Axel group