Come riverniciare una chitarra
Se hai necessità di riverniciare la tua vecchia chitarra elettrica o classica sei nel posto giusto. Hai già provato a riverniciarla un paio di volte ma il risultato non era proprio quello sperato? Ecco come fare un lavoretto da vero professionista per ridarle una nuova vita allo strumento, ad esempio con una bella laccatura in bianco.
Riverniciare una chitarra: Il consiglio dell’esperto
Le chitarre le costruisco per hobby e adesso ne sto facendo una elettrica. Riverniciare una chitarra in se’ stessa non e’ un grosso problema; tutti i sacri testi americani e inglesi descrivono, per le elettriche, una verniciatura che nei casi più complessi è fatta nelle cabine di spruzzatura con colori alla nitro, acrilici o poliuretanici a seconda di quello che si è disposti a respirare; disponendo di un piccolo compressore non ci sono quindi problemi grossi se non quelli della verniciatura in generale. Fondo preparato perfettamente, rispetto delle istruzioni e molta calma; con queste premesse si hanno buoni risultati anche con le bombolette spray.
Il vero problema è che bisogna smontare tutto lo strumento perché non è sufficiente mascherarlo e questo può essere un problema per chi non è abituato a farlo. Se invece vuoi ottenere effetti speciali, tipo il “sunburst” o altre finezze, è meglio che tu faccia delle prove su pezzi di scarto. In ogni caso vale il principio delle numerosi mani cartate con carta wet or dry oppure a umido fino al 1200, mano di trasparente di alta qualità (il più lucido e duro e’ lo smalto poliuretanico bicomponente) e lucidatura finale con paste abrasive SENZA SILICONE (NON DOVREBBE NEMMENO ESSERE NOMINATO DA UN LIUTAIO). In ogni caso prima di applicare una vernice informati se sia poi possibile rimuoverla con mezzi meno violenti della cartatura.
Come riverniciare una chitarra: altri consigli
Complimenti per la scelta di un lavoro piuttosto complicato ma fattibile. Verniciare il corpo di una chitarra è cosa impegnativa, in quanto trattasi di una superficie con molti possibili punti di colatura e per niente piana. Per prima cosa e’ necessaria una perfetta levigatura del corpo effettuata con cartavetro con grana almeno 360, (avendo l’accortezza di arrivarci gradatamente partendo magari da una 150) dopodiché sarà necessario applicare una mano di fondo (per esempio nitro, oppure poliuretanico), anche manualmente cercando di non fare colature.
Dopo aver fatto asciugare bene il fondo, questo andrà levigato, consiglio l’uso di una spugnetta abrasiva a grana fine, oppure di carta seppia grana 600 o 800. A questo punto si potranno dare, meglio se a spruzzo, una o due mani di laccatura bianca (nitro o poliuretano) a seconda della scelta del fondo. Si inizierà sempre dalle parti laterali a spruzzare, per finire sulla superficie orizzontale.