Costruire il caminetto
Non è un lavoro difficile se si usano gli elementi prefabbricati che sono facilmente reperibili in varie forme e misure. Esternamente si può poi dare l’aspetto che si crede più opportuno. Il blocco prefabbricato può venire appoggiato alla parete o, se si preferisce, anche incassato; la sistemazione può anche essere quella in angolo, se l’ambiente lo richiede. I vari elementi che compongono il prefabbricato sono sempre numerati: il montaggio risulta quindi facilitato, se si seguono attentamente le istruzioni. Si comincia con il posare l’elemento di base alla giusta altezza dal pavimento (ci deve essere un gradino di 20-25 centimetri) e poi si aggiungono progressivamente gli altri, fissandoli con malta cementizia grassa. Alla fine si montano i vari accessori metallici: il rivestimento in lamiera del focolare, la serranda per la regolazione del tiraggio, la griglia per il fuoco e, infine, le bocchette per l’aerazione. La canna fumaria deve essere in materiale refrattario: a sezione circolare o quadrata che si mettono in opera sigillando i giunti con malta cementizia. Le caratteristiche essenziali che deve avere la canna fumaria per garantire un buon tiraggio sono le seguenti: la lunghezza, misurata dalla sommità della cappa alle aperture per le uscite del fumo, sopra il tetto, non deve essere inferiore ai due metri e ottanta, massimo tre metri; la sezione deve essere proporzionata alla lunghezza e, per stabilirla con esattezza si devono consultare le tabelle fornite dai fabbricanti di caminetti; l’andamento è bene che sia verticale, e eventuali tratti obliqui devono avere un’inclinazione non superiore al 40% rispetto alla verticale. Il comignolo, che è la parte di canna fumaria che spunta dal tetto, deve essere protetto, dagli sbalzi di temperatura, con un rivestimento di mattoni, in tavelle o in pietra. In base alle attuali norme edilizie, il comignolo deve trovarsi in pieno vento, cioè superare la parte più alta del tetto (colmo) o qualsiasi altro ostacolo.
Per proteggere l’apertura dall’acqua e dalla neve conviene applicare un torrino prefabbricato che può essere in cotto, in cemento, in lamiera o altro. Una volta ultimata l’ossatura, bisogna rivestirla per dare al camino l’aspetto che meglio si adatta all’ambiente in cui è inserito. L’esempio riprodotto ha una forma molto semplice facilmente adattabile secondo i materiali che si decide di usare per le finiture. Attorno al blocco prefabbricato posato sul gradino, si costruisce un rivestimento, alto fino al soffitto, formato da una parete frontale e da due spalle laterali in muratura (le spalle vanno tenute arretrate in modo che formino come due nicchie).
L’intonaco, sulle pareti e sul basamento, può essere civile, oppure trattato con finitura speciale (per esempio un rivestimento plastico). Il piano del basamento è rivestito in lastre di pietra che, sul davanti, sporgono di qualche centimetro. La mensola, sostenuta da tre robuste zanche, è in legno verniciato al naturale. Utilizzando lo stesso legno si possono realizzare i ripiani per le nicchie laterali.
Devo realizzare una struttura in muratura o cartongesso che inglobi il caminetto Pi Classic della Ruegg a mo’ di parete in finta pietra.
Come posso rendere robusta la parte a sbalzo sopra il focolare tanto da sopportare il peso della finta pietra?
Grazie mille per la cortese disponibilità
Gentile Mauro, se la struttura, che sia muratura o sia cartongesso (con apposita intelaiatura) è ben realizzata, non ci sono problemi di stabilità. arrivederci