Firma digitale
L’Avvocato Claudio Morpurgo, partner dello Studio Legale Bryan Cave LLP di Milano e uno dei principali avvocati del lavoro milanesi, risponde ai quesiti dei lettori.
Cos’è e come funziona la cosiddetta ‘firma digitale’ che si utilizza in molte procedure on line?
La firma digitale sta sostituendo sempre più la carta e la penna. E’ una firma elettronica (basata su un sistema di chiavi a coppia, una privata propria del titolare, una pubblica propria del destinatario) con lo scopo, sia di rendere manifesta e verificare la provenienza di un documento informatico, sia di firmare documenti elettronici autenticando la propria volontà.
In particolare, la chiave privata risiede in un dispositivo di firma, spesso una smart card, contenente il certificato digitale di firma e il certificato digitale di autenticazione: il primo contiene l’identità del titolare e le informazioni circa il periodo di validità del certificato nonché i dati dell’ente certificatore rilasciante; il secondo consente di firmare la propria posta elettronica ovvero di autenticarsi ai siti web in modalità sicura.
La firma digitale ha un valore legale?
Non c’è dubbio che chi usi la firma digitale sia garantito. Si può dire infatti che la firma digitale sia l’equivalente informatico della firma autografa. Questo significa che la firma digitale, oggi tanto di moda e sempre più utilizzata, assicura il valore legale e l’integrità del documento, oltre all’autenticità della volontà di chi firma.
Fonte: Quotidiano Il Firenze del 7 Aprile 2008