Fotovoltaico: costi e benefici
Non sarebbe per noi difficile riprodurre una delle numerosissime tabelle proposte dai ‘venditori’ del fotovoltaico, che sono ovviamente rapportate a: dove sono installati i pannelli (il Sud Italia è privilegiato), che superficie hanno, qual è l’orientamento rispetto al sole, che tipo di installazione è prevista (su tetto piano, inclinato, a terra)…
Poiché ogni installazione è un caso a sé e molte tabelle peccano di ottimismo, preferiamo dare solo indicazioni generiche ma utili:
- Attenzione al prezzo dei pannelli (in Italia, dato il boom, sovrastimato). Chiedere più preventivi. I costi calano tanto più pannelli si installano. Non sottovalutate eventuali zone d’ombra create da edifici vicini o da alberi, anche se l’insolazione è quella giusta.
- I pannelli hanno bisogno di scarsa manutenzione (soprattutto pulizia), ma anch’essa è una spesa, spesso trascurata nei preventivi, che va crescendo con il tempo.
- Oltre all’installazione, bisogna valutare anche i costi burocratici dei permessi.
- Nel Nord Italia è poco probabile rientrare nei costi (se si anticipano in proprio), prima di 10-12 anni. Nel Sud l’ammortamento dei costi si raggiunge al massimo in 2 anni in meno.
- La durata dell’impianto è, prudenzialmente, di 20 anni, anche se è ragionevole pensare che si allunghi a 25 anni (qualcuno dice a 30 anni, ma non può esserne sicuro, perché il fotovoltaico è una tecnologia giovane, e nessuno ha ancora avuto la possibilità di testarla sul lungo periodo).
- Complessivamente l’investimento nel fotovoltaico può essere valutato, nel periodo venticinquennale, pari a un’obbligazione a lungo termine al 7-8% di rendimento annuo, i cui incassi reali si ottengono ovviamente dopo il periodo di ammortamento. Se si accende un mutuo, il rendimento cala, al 3-4% annuo.
Fonte: Guida Immobiliare